L’evoluzione dei trapezi
Coleman Buckley, geniale fondatore di Ride Engine, intervista durante il Surf Expo di Orlando.
Laureatosi brillantemente a Stanford in biologia nel 2010, Coleman ritorna nella sua amata Santa Cruz dove ritrova le proprie radici ben radicate nell’oceano e nel surf.
E’ allora che, scontento dei trapezi sul mercato e rinunciando ad una carriera di successo, al contrario dei suoi ex compagni di Stanford, decide di costruirsene uno da solo armeggiando e sperimentando nel suo garage alla ricerca della migliore soluzione possibile per se stesso e per i suoi amici, tra i quali pro del calibro di Patrick Rebstock.
Nasce così un marchio, Ride Engine, ed un trapezio diverso da qualsiasi altro sul mercato, dalla costruzione molto particolare che parte dal concetto di un guscio rigido in grado di seguire alla perfezione la forma dell’area lombare del rider senza flettersi come avviene per gli altri trapezi, evitando in questo modo di strizzare il busto o di salire progressivamente verso l’alto.
A migliorare ulteriormente il confort contribuirà poi la scelta di dotare l’aggancio frontale di una corda al posto del consueto hook in acciaio a cui collegare il chicken loop.
I vantaggi, come spiega nel nostro video lo stesso Coleman sono diversi, il primo è quello di non innescare rotazioni del supporto del gancio, che quindi resta aderente all’addome, il secondo è quello di funzionare perfettamente senza far ruotare di un millimetro il trapezio intorno alla vita, visto che il chicken loop è libero di scorrere sulla corda da sinistra a destra.
E’ inoltre importante in fine segnalare che la necessità di aprire il chicken loop ogni volta che si utilizza il trapezio garantisce che ne vega controllata la funzionalità.
Qualcuno potrebbe sollevare dei dubbi relativamente al fatto di essere costantemente ancorato ad ogni uscita, ma va detto che al 99% chi fa wave normalmente non si sgancia mai, senza contare che la maggioranza dei rider di medio livello non sgancia mai durante le proprie uscite.
Se poi esistesse la reale esigenza di sganciarsi per qualche manovra in freestyle è possibile sostituire il supporto dotato di corda con uno più convenzionale con il tradizionale gancio.
Vi invitiamo a guardare il video per ulteriori dettagli e a provare questo rivoluzionario trapezio Ride Engine alla prima occasione possibile, siamo certi che ve ne innamorerete.